Quale armonica scegliere

Nel caso non fossi ancora in possesso di un’armonica e non sai dove sbattere la testa puoi iniziare con un’armonica abbastanza economica. Ci sono modelli buoni che puoi trovare anche intorno a 30 Euro e suonano benissimo. Ci sono in commercio tantissimi modelli che vanno dal corpo in legno a quello in plastica o addirittura in metallo e in leghe particolari. Ma ci sono alcune cose che forse è meglio sapere, in particolare se sei proprio agli inizi.

Per prima cosa che il mondo dell’armonica è suddiviso fondamentalmente in 2 famiglie: Le armoniche
cosiddette diatoniche e quelle cromatiche e hanno tra loro caratteristiche differenti, sia per le diverse sonorità che producono sia per come sono distribuite le note all’interno dello strumento, e questo porta anche alla scelta del genere musicale più adatto a suonare.
Le armoniche diatoniche sono quelle più comuni e sono adatte maggiormente per suonare Blues, Country, Folk o Rock. Le diatoniche possiedono sole note della scala maggiore, questo significa che in un’armonica diatonica in DO sono presenti solo le note che fanno parte della scala maggiore di DO e cioè DO RE MI FA SOL LA SI, in pratica è come usare solo i tasti bianchi del pianoforte. In un’armonica in RE sono presenti solo note della scala maggiore di RE e così per tutte le altre tonalità di armoniche. Abbiamo poi la possibilità di scegliere tra tantissimi modelli legati alle forme e ai materiali diversi, ma soprattutto di tonalità diverse. Per iniziare non è
necessario procurarci armoniche di tutte le tonalità, ne basta una, il consiglio è di iniziare con un’armonica di una tonalità media come il DO o il LA che sono ideali sia come praticità che per la possibilità per suonare diversi brani, poi con tempo, se senti che l’armonica ti sta veramente conquistando allora puoi pensare di ampliare il tuo parco armoniche con altre tonalità. Le armoniche diatoniche si possono trovare quindi delle 12 chiavi musicali standard (in G, Ab, A, Bb, B, C, Db, D, Eb, E, F, F#).

L’armonica cromatica è più sofisticata e a volte può richiedere più tempo per l’apprendimento, d’altro
canto grazie alla sua struttura interna e al numero dei suoi fori, ha il vantaggio di suonare in tutte le tonalità. La cromatica possiede tutte le alterazioni (diesis e bemolli) esistenti in una scala, come una tastiera di un pianoforte, quindi grazie alla sua versatilità è indicata maggiormente per suonare generi come il Jazz o la musica Classica. Le note alterate si possono ottenere premendo il tasto, chiamato registro, posto sulla parte destra.